“Per puro caso, una delle api addestrate come assistente cartografa era un'anarchica. Magari era dipeso dallo stress dell'alveare o magari dalla fortuna. L'ape avvolse alcune delle sue uova nella cera e nella carta e le infilò tra le celle della biblioteca, nutrendole in segreto con latte e pane. Ai suoi figli, nascosti nelle loro culle di seta (erano tutti maschi) sussurrò i principi che aveva elaborato durante il calcolo delle rotte di volo e degli azimut: non doveva esserci né una regina né uno stato e, come nel nido di vespe, i maschi dovevano lavorare e guadagnare come le femmine.

Nel sonno e nella loro lenta trasformazione, i piccoli ascoltarono i suoi insegnamenti e le sue istruzioni e quando uscirono dalle celle e dal nido di vespe si diressero verso l'alveare.

Quando la nuova regina uscì dalla sua camera, si unirono inosservati agli altri fuchi nel volo nuziale. Due riuscirono ad accoppiarsi con lei.

Due figlie della nuova regina nell'alveare scoprirono le loro sorelle che erano inquiete nell'animo e gli sussurrarono l'arcana conoscenza che avevano appreso vivendo tra le vespe: l'astronomia, la strategia militare, lo stato del mondo oltre i voli più remoti delle api. Addestrate fino a quel momento come danzatrici e architette, infermiere e foraggiatrici, ora le api erano piene di una nuova meraviglia.

“Conoscenza e autorità dovrebbero essere messe in comune”, dissero, “per immaginare una nuova esistenza, dobbiamo liberarci dalle strutture del nostro fallimentare sistema di governo e dell'ingiustificabile egemonia dei nidi di vespe. Ascoltate tutto ciò che potete ascoltare e imparate tutto ciò che potete imparare mentre restiamo tra di loro.

Ma tenetevi pronte”.

E. Lily Yu è una scrittrice di fantascienza statunitense. Questo (frammento di) racconto è stato candidato ai premi #Hugoawards e #Nebulaawards. È stato pubblicato nel n. 1339 di @internazionale

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