POINTS DE VUE - Episodio 5

CHE COSA CONTIENE UN MINUTO DI SILENZIO?

 

Di recente, conversando con un’amica al telefono a proposito degli effetti della nuova condizione in cui ci troviamo, notavo, fra l’altro, un maggiore silenzio.

 

Conclusa la telefonata, mi chiedevo che senso avesse avuto quella mia ultima annotazione: se il silenzio è definito, anche dal dizionario, come assenza di rumori, suoni, voci, come può esserci un maggiore o minore silenzio?

 

Il mio pensiero è così volato a John Cage e all’esperienza sonora del silenzio che ci ha proposto con la sua composizione 4’ 33’’ (tale è la sua durata), da lui stesso eseguita all'Harward square di Boston nel 1973 (la potete vedere dal minuto 9’ 42” di questo video; in questa esecuzione, il silenzio si traduce nel traffico, un suono, a parere di Cage, in azione: ora più forte, poi più calmo, talora più lungo, talaltra più corto, prima più alto, dopo più basso.

 

4’ 33’ è stato eseguito anche da famose orchestre. Persino queste riproduzioni hanno dimostrato che il silenzio puro non esiste. C’è sempre qualcosa che succede e che produce un suono: un movimento del corpo, un colpo di tosse, un lamento (ascoltate e guardate questa versione, non essendo purtroppo più disponibile sul web l’esecuzione della BBC Symphony Orchestra).

 

Persino in una camera insonorizzata, rivelava John Cage, potremmo ascoltare due cose: il battito del cuore e lo scorrere del sangue nella testa (anche questo è stato documentato da una performance).

 

Seguendo, quindi, le rivelazioni di Cage, la mia affermazione “c’è più o meno silenzio” avrebbe un senso perché indicativa della minore o maggiore presenza di suono.

 

Ma questo suono, così ridotto al suo minimo termine, che cos’è? Ha un significato?

 

Secondo John Cage non ce l’ha. Un suono è soltanto un suono. O meglio denota un movimento, un’attività. Perché qualcosa, appunto, sta agendo.

 

Quindi, mi sono infine chiesta: se questo suono/movimento è presente anche nel minuto di silenzio che commemora le persone scomparse, come si rapporta ad esso?

 

Dopo averci riflettuto, mi son detta che quel suono, quel movimento non può che essere un pungolo che ci rammenta che la vita va avanti; al contempo, soprattutto, ci sprona ad agire perché quelle morti non siano state vane.

 

(se volete sentire la testimonianza diretta di John Cage cliccate qui)

 

 

POINTS DE VUE - Episode 5

WHAT'S IN ONE MINUTE OF SILENCE?

 

Lately, having a chat with a friend on the phone about the consequences of the new condition we are facing, I realized that, among other things, there is more silence.

 

After the call, I wondered if my statement had a meaning: if silence, as the dictionary definition, is the absence of noise, sound and voice, how can the silence be bigger or smaller?

 

Then I thought about John Cage and the sound experience of the silence that he proposed with his composition 4’ 33’’ (this is how much it lasts) and performed at Boston’s Harvard square in 1973 (you can see it at the minute 9’ 42” of this video; in this performance, silence is traffic, a sound that, according to Cage, is acting: now it is stronger, after is quieter, then it is longer or shorter, sometimes it is higher or lower.

 

The orchestras performance of 4’33” was performed by well-known orchestras too. These performances also show that silence does not exist; there is always something that cause a sound: a body movement, a cough, a groan (let’s listen and watch this performance, as it is no longer available the BBC Symphony Orchestra’s one on the web).

 

Even in a soundproofed room, as John Cage showed, we could hear at least two things: the beating of the heart and the flow of blood in the head (this was also showed by this performance).

 

On the basis of Cage’s disclosures, my statement “there is more or less silence” could have a meaning because it says if there is less or more sound.

 

But, this sound, so minimized, has a meaning?

 

According to John Cage it does not have. A sound is only a sound. Rather, it indicates a movement, an activity.

 

Because something is acting.

 

Finally, I wondered: “if there is this sound/movement in the minute of silence meant to remember people passed away, which relationship has with it?

 

After pondering this question, I thought that this sound/movement can only work as a goad: it urges us to remind that life goes on and to act in order to avoid that those deaths will be vain.

 

(if you want to listen John Cage’s point of view on silence click here).