POINTS DE VUE - Episodio 9

IMMAGINARE PER CAMBIARE

 

Credo che mai come in questo periodo abbiamo viaggiato con la fantasia. Abbiamo immaginato - e desiderato- di fare tutto ciò che ci è stato negato.

Film, musica, spettacoli ci hanno aiutato, sostenuto, accompagnato: un ringraziamento a tutti gli artisti che lo hanno reso possibile e che, malgrado la loro costante presenza, non sono stati sufficientemente presi in considerazione nelle politiche governative per la c.d. ripartenza.

Eppure, proprio quest’esperienza ci ha rivelato -quand’anche non fosse stato sufficientemente chiaro- quanto siano essenziali anche l’arte e la cultura nella nostra vita quotidiana: perché ci permettono di immaginare, di liberare i nostri desideri, di esplorare nuove prospettive e di ricercare ciò che ancora non esiste. In altre parole, stimolano la nostra creatività. Immaginare, nel latino da cui deriva, significa letteralmente “creare” immagini.

Su questo tema non posso fare a meno di segnalare un’opera che è densa di creazione di immagini e che ho scoperto di recente. Si tratta di Country Ball 1989-2012 di Jacolby Satterwhite. L’opera nasce da un video appartenente alla famiglia dell’artista e risalente agli anni 80: la registrazione di un barbecue in un parco in occasione della festa della mamma, con performance musicali e di ballo. L’artista ha ricreato quell’evento con un’animazione in 3D. Per realizzarla ha utilizzato, fra l’altro, gli appunti e gli schizzi della madre sugli utensili della cucina e le cento riprese delle sue performance di danza, che sono stati tutti inseriti in un paesaggio virtuale.

Ne potete vedere un’estratto qui.

Il risultato è un racconto vibrante e a tratti ironico. Nonostante le immagini psichedeliche, la forte saturazione dei colori, il frastuono determinato dalle musiche mescolate al chiasso delle persone che si divertono, non ho potuto fare a meno di vederlo fino alla fine!

Forse per il suo eccesso, forse per la carica vitale che trasmette, mi sembrava appropriato per celebrare il ritorno -in parte- alla nostra vita.

Forse anche perché ci invita a non relegare nell’angolo la nostra immaginazione. Perché il primo passo per cambiare qualcosa del proprio mondo interno e di quello esterno è proprio quello di immaginarlo.

 

 

POINTS DE VUE - Episode 9

IMAGINE TO CHANGE

 

I think that never as during this time we have travelled through our imagination. We have imagined - and wanted - to do everything we simply cannot do.

Films, music, shows have helped, supported and kept company to us: thanks to all the artists who made it possible and who have not been enough taken into account in government policies for the restart, despite their daily presence.

Moreover, this experience has shown us -without any doubt- how art and culture are essential in our daily lives: because they allow us to imagine, to free our desires, to explores new perspectives and to seek what do not yet exist. In other words, they activate our creativity. To image, in Latin from which it stems, means “to create” images.

Regarding this issue, I cannot help to mention a work that is full of new images and that I lately found out. It is Country Ball 1989-2012 by Jacolby Satterwhite.

 

The work stems from a video which belongs to the artist’s family, dated back to the 80s: the recording of a barbecue in a park on Mother’s Day, with musical and dance performances. The artist recreate the party with a 3D animation. To do it, he used, among other things, his mother’s notes and sketches on the tools of the cookout and hundreds shots of his dance performances, which were all included in a virtual landscape.

 

You can see an excerpt of it here.

 

It turns out to be a vibrant and ironic tale. Despite the psychedelic images, the strong saturation of the colors, the mess caused by the music mixed with the noise of the people having fun, I could not help to see it to the end!

 

Maybe it is because of its exaggeration, of the lively energy it has, it seemed to me good to celebrate the restart of our life.

 

Maybe it is also because it invites us not to forget our imagination. As the first step to change something of one’s inner and outer world is to imagine it.